Confini12

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Confini 12 - la rassegna fotografica itinerante che ha per filo conduttore la fotografia al confine, in termini di linguaggio o di tecnica importati da altri media - ha già iniziato quest’anno il proprio ciclo espositivo e arriverà a Milano presso Polifemo alla Fabbrica del Vapore dal 10 al 20 dicembre 2014 e dal 7 al 16 gennaio 2015.

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Da dodici anni Confini, con passione, volontà, fatica e piacere, seleziona ogni anno progetti di fotografia contemporanea e li propone in tutta Italia. Un network nazionale di associazioni e curatori, che non ha precedenti nel panorama italiano, ci ha permesso di formare una giuria qualificata e di utilizzare spazi espositivi riconosciuti per l’impegno che dedicano costantemente alla fotografia.

Siamo partiti nel 2003 con una sola location per arrivare oggi a un team di gallerie che per un anno intero ospiteranno le immagini selezionate, dal nord al sud Italia, in una mostra itinerante.

Attraverso un bando pubblico sul portale photographers.it selezioniamo artisti che nel loro percorso creativo utilizzano il linguaggio fotografico per indagare i confini, appunto, tra la fotografia e le altre forme di espressione artistica. Le scelte dei curatori si sono indirizzate in questi anni verso autori che - pur sfruttando tali contaminazioni - provengono da una formazione fotografica, ne privilegiano il linguaggio e riflettono sul mezzo. Una fotografia che non documenta e spesso non rappresenta il reale, ma riflette una dimensione personale e intima attraverso progetti composti da un numero consistente di immagini fisse bidimensionali.

Abbiamo infatti la certezza che la fotografa sia un mezzo espressivo a sé stante e non uno dei tanti strumenti a disposizione degli artisti. Lo sforzo continuo di tutti i curatori delle associazioni promotrici di Confini ha consentito a questa rassegna un miglioramento progressivo, dimostrato sia dalla quantità dei progetti fotografici presentati per la selezione, sia dalla loro elevata qualità.

Confini è la prova che la fotografia italiana è in continua evoluzione e che il suo livello ormai ha raggiunto standard internazionali, nonostante la storica arretratezza culturale del paese con la conseguente carenza di spazi, strutture e punti di riferimento. A tutto ciò ha cercato di porre rimedio l’iniziativa privata del nostro network nazionale di associazioni, che alle pretese ha preferito la concreta qualità, attraverso un lavoro accurato di scouting.

Oggi Confini conta location e partner di grande rilievo nel panorama della fotografia italiana: Clelia Belgrado (VisionQuesT), Leo Brogioni (Polifemo Fotografia), Fulvio Bortolozzo (Camera Doppia), Maurizio Chelucci (MassenzioArte), Fulvio Merlak (Sala Fenice), Francesco Tei (PhotoGallery), Fausto Raschiatore (CivicoCinque), Angelo Cucchetto (Photographers.it), Antonio Armentano (L’Impronta), Pippo Pappalardo (Galleria Luigi Ghirri).

Partner che compongono anche la giuria che dopo un’attenta e difficile selezione ha scelto ben 5 autori fra i partecipanti al bando pubblico promosso da Photographers.it e due fra gli autori indicati dai curatori.

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Oriana Capriotti - Medusa

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Agli Uffizi, pietrificata dalla Medusa di Caravaggio (…) Tu … Medusa … Io Medusa. E prendo morte. E prendo vita. Dalla tua mostruosa bellezza. Dalla tua boccavagina. Deglutisco il tuo mistero e nel nostro urlo cieco io nasco … io muoio.

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Laurence Chellali - L’idealista contrariato

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Ognuno di noi reca in sé la rappresentazione di un mondo ideale che è incline ai propri desideri e quindi aspirazioni, speranze e bisogni. In breve, un mondo dove “ la felicità assoluta” è possibile.  Nello stesso tempo quest’idea di “felicità assoluta” si confronta con il reale , del quale ciascuno di noi ha una percezione del tutto personale e lì, i sogni facilmente si logorano e soffocano.

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Diego Mazzei - Dismorfie digitali ovvero Copernico on the beach

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Se prima nella visione di un’immagine fotografica la luce serviva ad illuminare il luogo di raffigurazione adesso questo nuovo luogo di raffigurazione infinitamente smaterializzato è fatto di luce. Queste e altre differenze tendono a modificare il nostro modo di porci al cospetto delle moderne icone, non fatte dall’uomo, bensì prelevate dagli strumenti automatici.  (…) Nella serie in mostra non è semplicemente una fusione che si osserva ma la creazione mediante un mezzo automatico di una visione copernicanamente digitale, un’immagine nuova scollegata nel senso dai suoi addendi, un nuovo territorio da esplorare.

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Massimo Napoli - San Andreas

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(…) Raggiunto un determinato grado di realismo, il finto diventa tanto reale da creare disagio e repulsione. (…)
La serie di foto proposte nella serie sono state fatte con un cellulare. Il cellulare però non è del fotografo, ma di un personaggio di un videogioco, controllato dal fotografo, che si trova a percorrere un’area ampissima che non è tanto una valle quanto un deserto. Un alter-loco, Una California immaginaria ed immaginata sotto il nome di San Andreas.  Le tematiche del gioco vengono deliberatamente ignorate concentrando l’attenzione sull’infrastruttura virtuale creata come scenario dello stesso. Il deserto e la città sono finti, ma quasi impercettibilmente.  I personaggi che lo abitano pure, più evidentemente man mano che si avvicinano. La fotografia no. Forse

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Guido Pratellesi - Urbanesimo

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Uno spaccato della realtà odierna, del tessuto metropolitano e delle sue connotazioni. La marginalizzazione dell’individuo e la centralità degli status simboli, spesso effimeri e comunque transitori secondo la logica dello sviluppo consumistico, che spesso dà la sensazione di trovarsi di fronte ad una via già tracciata, convinti che sia quella giusta ma senza avere realmente la possibilità di cambiarla.

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Marco Rigamonti – Bassa stagione

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Il mare porta i sogni di tutti con la stessa potente e misteriosa indifferenza con la quale sostiene le navi che lo attraversano in lungo e in largo. Il mare dei sogni non ha confini perché sfuma là dove mare e cielo si confondono nel punto fascinoso che il dispositivo fotografico nomina ancora nostalgicamente infinito. Il mare dei sogni è il mare d’inverno. Il mare d’inverno è amato dai poeti, cercato dai nostalgici scrittori del tempo perduto, osservato dai pittori che nel suono del mare ascoltano l’eco del proprio sentire, scrutato dai fotografi che vogliono afferrare la sua volubile apparenza come in un gioco d’azzardo.

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Francesco Romoli - Artificial Intelligence

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(…) La trasformazione di ciò che è invecchiato diventa facile. Il vecchio viene rifiutato e ad esso subentra il nuovo. Entrambe le misure sono in accordo con il tempo, perciò non ne risulta alcun danno. L’IA è un luogo dove si mette in discussione la stessa identità umana e ciò che è possibile definire “uomo”. Un progetto in linea con quella che i Greci chiamavano hybris, la tracotanza, la sfida alla possibilità umana nei confronti del Dio, quell’operazione umana del conoscere sé stessi, risalendo i confini dell’anima dove, appostati nell’ombra, ci attendono silenziosi portali per altri mondi.

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Confini 12
In mostra dal 10 al 23 dicembre 2014 e dal 7 al 16 gennaio 2015
Inaugurazione: mercoledì 10 dicembre 2014 alle ore 18.30
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18 (orario continuato), sabato e domenica chiuso
Ingresso libero

Polifemo | La Fabbrica del Vapore
via Procaccini 4 | 20154 Milano
tel. 02.36521349
e-mail info@polifemo.org

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MEDIA PARTNER

photographers.it
FOTO Cult
Deaphoto
HF Distribuzione

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SPONSOR TECNICI

TDE Trasporti Dedicati Espressi

Domenico Di Bona

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DATE E TAPPE Confini12

Roma - dal 6 al 15 novembre 2014 - MassenzioArte

Milano - dal 10/12/2014 al 16/01 2015 - Polifemo Fotografia

Genova - dal 5 al 21 febbraio 2015 - VisionQuest

Trieste - dal 15 aprile al 22 maggio 2015 - Sala Fenice

Cosenza - dal 12 al 27 giugno 2015 - L’Impronta

Catania/Caltagirone - dal 4 al 18 luglio 2015 - Galleria Luigi Ghirri

Venezia-Mestre - dal 17 settembre all’11 ottobre 2015 - CivicoCinque

Pistoia - ottobre 2015 - PhotoGallery e MassenzioArte




Polifemo | La Fabbrica del Vapore
via G. C. Procaccini 4 | 20154 Milano
02.36521349 | info@polifemo.org

POLIFEMO: 13 ANNI DI FOTOGRAFIA

Cliccando qui puoi scaricare un documento in pdf che riassume i nostri anni di attività culturale all'interno della Fabbrica del Vapore: eventi, collaborazioni, numeri.


POLIFEMO COSA

polifemo.org

Polifemo ha concluso la sua attività: è stata un'associazione culturale gestita da quattro professionisti della comunicazione visiva che hanno condiviso per tredici anni la loro esperienza, in un’ottica sia produttiva che culturale, operando nella fotografia commerciale, realizzando propri progetti artistici, organizzando eventi nell'ambito della fotografia di ricerca, portando avanti un lavoro di scouting e di proposta indipendente che ne hanno fatto una realtà unica nel panorama italiano.

POLIFEMO QUANDO

polifemo.org

Questo sito rimarrà come archivio delle iniziative organizzate da Polifemo dal 2008 al 2017

Cliccando qui trovate l'archivio delle iniziative dal 2003 al 2008

Grazie a tutti per la partecipazione

POLIFEMO CHI

LEONARDO BROGIONI - @leobrogioni
fotografo, giornalista, docente di fotogiornalismo, autore di web-doc e prodotti multimediali

MARCO PEA
progettista grafico, diplomato in fotografia, graphic designer, docente di grafica editoriale

ITALO PERNA - @italoferdinando
fotografo di still-life e architettura, direttore della fotografia, si occupa anche di post produzione

LUCA TAMBURINI - @lucatamburlini
fotografo di still life, fotografia pubblicitaria e docente di fotografia.